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Vegetazione Palustre

I corsi d'acqua possono creare meandri, aree con poca acqua e generalmente interrata, dove la corrente si annulla o si riattiva solo temporaneamente.

In questo ambiente si insedia la vegetazione delle acque ferme marginali e di transizione che tende a produrre coperture vegetali piuttosto estese.

A causa della scarsa mobilità delle acque sul fondo si accumulano i vegetali morti la cui decomposizione consuma l'ossigeno provocando condizioni asfittiche, con aumento di microalghe e torbidità dell'acqua.

Per facilitare l'identificazione e per scopi didattici, distinguiamo le piante di questo specifico ambiente palustre creato dalla fossa Zenobia in tre gruppi in base al loro habitat: piante di ripa in ambiente palustre, piante sommerse e piante galleggianti.

Canna palustre

Phragmites australis

Pianta poco esigente dal punto di vista ecologico, può raggiungere i 4 m di altezza e in genere si addensa in molti individui creando come un muro di vegetazione che blocca la luce e impedisce ad altre specie di crescere numerose. Questa caratteristica la rende molto importante per la fauna perché offre rifugio e cibo a molti uccelli di palude come le gallinelle d’acqua, ben visibili lungo questo sentiero.
Curiosità
Nel passato veniva usata come lettiera per i bachi da seta o per fabbricare graticci, in dialetto "arelle", utilizzate in edilizia per la costruzione di soffitti e per l'essiccazione della frutta.

Cannella di palude

Calamagrostis epigejos

Una graminacea erbacea sempreverde, cespitosa, che ama terreni umidi ma ben drenati in posizioni soleggiate, e dall’aspetto simile alla canna palustre ma di minori dimensioni. Le foglie lineari sono a ciuffi, i fusti sono eretti e ha inflorescenze a pannocchie ramificate di colore beige che fioriscono tra luglio e agosto. Pianta rara ma ben presente in questo biotopo palustre, ne troviamo qualche esemplare anche lungo le rive.

Cariceto

Carex elata e Carex riparia

La comunità dei carici palustri in questa area è formata da Carex elata e Carex riparia. Hanno l'aspetto di folti ciuffi che raggiungono il metro di altezza, fusto triangolare e foglie lunghe nastriformi e arcuate. Le inflorescenze femminili sono spighe brunastre.

Curiosità
In dialetto viene chiamata "carèza" e in passato veniva utilizzata per rivestire le damigiane e i fiaschi o costruire legacci mentre in tempi recenti per impagliare le sedie.

Giaggiolo acquatico

Iris pseudacorus

Pianta erbacea perenne che vive sia su suolo umido sia immersa nell'acqua. Ha rizoma sviluppato e carnoso, fusto alto circa 1 m con foglie verdi acuminate, con venature strette e parallele, a forma di spada. I fiori hanno un colore giallo intenso e sono grandi e inodori, compaiono da aprile a luglio; il frutto è una capsula triloculare, di 4-7 cm; contiene vari semi piatti di colore brunastro.

Curiosità
Questa specie è molto usata negli impianti di fitodepurazione perché il suo rizoma assorbe i metalli pesanti disciolti in acqua.

Lisca maggiore

Typha latifolia

La tifa a foglie larghe, o lisca maggiore è una pianta erbacea con fusto cilindrico che può raggiungere i 150-300 cm; le foglie piatte sono di colore grigio-verdi; il rizoma è grosso e stolonifero. È conosciuta per le sue inflorescenze a forma di cilindro marrone, chiamate in dialetto "salami" e utilizzate nei vasi per decorare le abitazioni. Viene anche utilizzata nei laghetti come sistema di fitodepurazione delle acque.
Usi culinari
Il rizoma contiene una buona percentuale di amidi e ha un sapore dolce, perciò viene usato come farina: già nel Paleolitico Superiore veniva usato come pane. Il polline, super proteico e nutriente, è apprezzato per il sapore dolciastro e per il bel colore oro; si raccoglie scuotendo l'inflorescenza e poi si utilizza nel pane, nei muffin e nei dolci in genere. In passato si utilizzavano anche i getti laterali dei rizomi e della pianta e i fiori bolliti come asparagi.

Menta selvatica

Mentha longifolia L.

Erba odorosa perenne che ama l'ambiente umido, dal fusto eretto e ramificato alto dai 40 ai 120 cm; tutta la pianta è rivestita di una leggera peluria. Le foglie lanceolate e morbide di un colore variabile dal verde al grigio sulla pagina superiore e biancastro in quella inferiore, percorse da nervature poco sporgenti. Le inflorescenze, raccolte in una spiga a forma piramidale appuntita, sono posizionate all'apice del fusto e sono formate da numerosi fiori di colore rosa-violaceo talvolta bianchi.

Usi culinari e curativi
Si usano le foglie e i fiori per aromatizzare insalate, salse, bevande e dolci. Pianta ricca di oli essenziali profumati, importanti per la nostra salute, non è amata dagli animali e per questo veniva usata per tenere lontani insetti e topolini dai granai. Ha proprietà toniche, antisettiche, antifermentative, digestive e antispasmodiche.

Salcerella

Lythrum salicaria L.

Il suo nome deriva dalla foglia simile a quella dei salici; pianta erbacea che può raggiungere il metro di altezza con foglie opposte, lanceolate e prive di picciolo, inflorescenza a spiga di colore rosa intenso; il fusto a sezione quadrangolare è ricoperto da una peluria rossastra. In autunno produce capsule semilegnose contenenti i semi. È un'infestante che troviamo sia in area palustre sia lungo le rive dei corsi d'acqua a flusso lento; predilige suoli calcarei.

Usi culinari e curativi
In cucina si utilizzano i germogli e il midollo dei fusti lessati o nelle frittate, mentre con le foglie si prepara un ottimo tè. Nel passato veniva usata come pianta antinfiammatoria del cavo orale, astringente e regolatrice del flusso mestruale.

Altre specie palustri

In questo ambiente possiamo trovare molte altre specie, tra cui: Canna gargana (Arundo donax), Calta palustre (Caltha palustris), Lisca a foglie strette (Typha angustifolia), Vulneraria palustre (Stachys palustris).

Lenticchia d'acqua comune o ranina

Lemna minor

Conosciuta come "erba paarina” è caratterizzata da una piccolissima foglia ovale di colore verde pisello, galleggiante sull'acqua, che misura 3-4 mm di lunghezza. Dalla superficie inferiore si diparte una piccola radice a forma di un sottile filamento lungo circa 8 mm, fluttuante nell'acqua. La pianta si riproduce soprattutto per gemmazione e ha pertanto una elevata velocità di moltiplicazione vegetativa, creando colonie di migliaia di individui che colorano di verde le acque. Le comunità sono però abbastanza instabili in quanto si trovano in balia dei movimenti superficiali delle acque.
Curiosità
Anche se piccola, questa pianta è preziosa per l'ambiente acquatico in quanto fornisce riparo ad avannotti e zooplancton e costituisce una fonte importante di cibo per la fauna acquatica. È inoltre utilizzata come fitodepuratrice delle acque, soprattutto degli scarichi agricoli, ma anche per produrre bioplastiche e biocarburante.

Tra le piante galleggianti possiamo trovare molte altre specie: morso di rana (Hydrocharis morsus ranae), ninfea comune (Nynphaea alba), ninfea gialla (Nuphar luteum), lenticchia d'acqua maggiore (Sprirodela polyrrhiza), salvinia (Salvinia natans), castagna d'acqua (Trapa natans)

Ultima modifica: mercoledì, 16 agosto 2023

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